Per i bambini la storia scorre via liscia, non gli lascia dubbi e si immedesimano nei personaggi. Gli piace così com'è, anche perchè alcuni passaggi lasciano spazio alla loro immaginazione.
Alcune situazioni rimangono in sospeso o presentano lati nascosti, permettendogli di fantasticare e riempire così gli "spazi" lasciati dal narratore, a loro piacimento.
Gli adulti, invece, vorrebbero che tutto fosse dettagliatamente descritto; quando non trovano ciò che cercano, si chiedono cosa mi passava per la mente mentre scrivevo la storia. Alcune situazioni, nel racconto, escono dalla logica comprensione, e li lasciano basiti. A volte notano la ripetizione di alcuni termini e credono non abbia posto abbastanza attenzione ai particolari.
Ho scritto il racconto tenendo presente il punto di vista dei bambini, ho scelto le parole con cura e ho creduto che, usarne alcune più spesso di altre, potesse aiutare i piccoli lettori a memorizzarle meglio e mantenere il filo della storia.
Questo perchè, a differenza degli adulti, i bambini non leggono un libro tutto in una volta.
Quindi, secondo me, è bene trovare il modo di fissare i passaggi narrativi nella loro memoria.
I vostri commenti mi stanno davvero aiutando a rielaborare il mio lavoro e capire meglio il punto di vista dei lettori, (così diverso a seconda dell'età e dalla personalità di chi legge).
Grazie!
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